Celia

Giovedì 3 e venerdì 4 dicembre 2015 _ ore 21

Regia: Alessandra Cutolo
Con: Silvia Gallerano, Carmine Paternoster, Marcello Fonte
Disegno luci: Samos Santella
Collaborazione movimenti scenici: Daniela De Stasio

Si ringraziano per il sostegno produttivo:
Casa delle storie, Soleminis, Cagliari
Nuovo Cinema Palazzo, Roma
Teatri Uniti, Napoli

Una prostituta e due uomini. Due testi-pretesto di partenza che si incrociano e intersecano, raccontando storie parallele. Murphy, romanzo della metà degli anni ’30, composto da un Samuel Beckett trentenne, liberamente adattato in dieci quadri. E la voce di Aisha, una donna senegalese cinquantenne che mantiene cinque figli in Africa “facendo la vita” oggi a Roma. Un testo letterario e un documento sonoro, in viva voce, dialogano. Il rapporto col desiderio, con l’amore, col denaro, col sesso, col lavoro, di una donna immigrata di oggi, che si prostituisce, trova mille agganci inaspettati nel dialogo con Celia, un personaggio di un romanzo di un secolo prima. Dal romanzo di Beckett si possono estrarre due questioni fondamentali che si incarnano nei personaggi. La prima riguarda l’identità: sei quello che fai? Quanto è legata la maniera con cui ti procuri il denaro per sopravvivere all’intima essenza del tuo stare al mondo? E la seconda è legata al desiderio, e alla proiezione sull’altro che ne deriva, alla creatura immaginaria che ciascuno crede di avere incontrato nel momento del primo approccio. A cui segue la contraddizione di voler cambiare l’altro. Alle due questioni poste da personaggi letterari risponde il candore della viva voce di Aisha che porta con sé la vibrazione del reale che entra in scena. E dialogando con Celia immette nella cornice teatrale il soffio della vita.

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