Autobiografia e memoria del Novecento

«La memoria umana è uno strumento meraviglioso, ma fallace. […] I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con gli anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei»

Primo Levi

Il Festival di Storia del Nuovo Cinema Palazzo
Presenta il libro:

Un contadino nella metropoli. Ricordi di un militante delle Brigate Rosse (di Prospero Gallinari | Bompiani 2006)

Letture, proiezione di inediti, ricordi e riflessioni

Partiamo dall’analisi dell’autobiografia di Prospero Gallinari per cominciare a ragionare sull’autobiografia come fonte. Una serie di analisi condotte sui testi autobiografici di persone che, a vario titolo, hanno caratterizzato il Novecento: storici, scrittori, politici e militanti in organizzazioni armate. Questa breve carrellata rende già evidenti le differenze sottese a ciascuna autobiografia, specchio di diverse esperienze di vita. Un primo elemento di analisi applicabile a tutti i testi e, attinente in realtà al genere autobiografico in generale, è il problema della memoria.

«Ricordi personali – scrive Gallinari analizzando i contenuti della propria autobiografia – che però si intrecciano, si mischiano e spesso si confondono con fatti e avvenimenti che hanno avuto un peso nella vita collettiva. «Di qui un problema? Usare il senno di poi? Raccontare attingendo a critiche, autocritiche, scomuniche, valutazioni o giudizi maturati a posteriori? Ho scelto un’altra strada. Quella di far riemergere il filo dei pensieri e degli atti compiuti nel modo in cui, effettivamente questi hanno attraversato e poi portato ad agire di conseguenza».

«Un’origine, un percorso, una storia: quelli della mia vita. Superati i cinquant’anni, un viaggio nel proprio passato è anche un attraversamento di ricordi. Ricordi personali che però si intrecciano, si mischiano e spesso si confondono con fatti e avvenimenti che hanno avuto un peso nella vita collettiva.

Intervengono:

–     Marco Clementi, storico;

–     Erri De Luca, scrittore;

–     Valerio Evangelisti, scrittore;

–     Sante Notarnicola, scrittore.

1 comment on “Autobiografia e memoria del Novecento”

  1. Daniele Rispondi

    Mi potreste ricordare il nome della prima persona che è intervenuta?
    Grazie e complimenti ancora per l’iniziativa.

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