IL FUTURO DEI TEATRI DI CINTURA SIAMO NOI

Diffondiamo con piacere e complicità il comunicato degli amici del Teatro Biblioteca Quarticciolo:

IL FUTURO DEI TEATRI DI CINTURA SIAMO NOI

Sabato 16 febbraio ore 17.30 via Ostuni 8

I Cittadini del VII e VIII Municipio indicono un’assemblea cittadina per parlare del Teatro Biblioteca Quarticciolo e del Teatro Tor Bella Monaca.
Il 16 febbraio portiamo la cultura fuori dal teatro: musica, danza, teatro, la nostra passione e l’affetto per i nostri Teatri.

Passati ormai in gestione alla Società Servizi Zétema Progetto Cultura s.r.l., i due teatri saranno affidati dal 1 marzo ai vincitori di un bando, e ciò ne comporterà una progressiva privatizzazione.
In questi mesi i cittadini e molti artisti romani si sono interrogati e confrontati sullo scenario ideato e costruito dall’Assessore alla Cultura Dino Gasperini. Un progetto che si ostina a non prestare ascolto alle indicazioni del territorio e che non sa trovare la giusta misura e attenzione con la sua cittadinanza, rivelandosi un ingarbugliato e insensato tentativo di mettere mano a due teatri pubblici che in cinque anni di gestione del Teatro di Roma si sono comunque faticosamente confrontati con quei territori periferici, diventandone il cuore pulsante.
Ancora più preoccupante è stata la gestione frettolosa e approssimativa del mese di febbraio, durante il quale lo stesso Assessore si è posto con arroganza come “Direttore Artistico” programmando spettacoli e spendendo soldi pubblici senza alcuna trasparenza o vero fine
culturale, solo a giustificare un progetto approssimato e un ritardo imbarazzante sulla stagione in corso.

Dopo vani tentativi di confronto, dopo risposte vaghe e non esaustive, invitiamo la cittadinanza, le associazioni e gli artisti a un confronto per ragionare su quale progetto vogliamo seriamente per questi teatri, per diventare insieme un interlocutore propositivo e pronto a presentare le proprie necessità.

I Teatri di Quarticciolo e Tor Bella Monaca sono due teatri cittadini e non possono restare relegati a una funzione di “teatro di quartiere”, con una programmazione di basso profilo. Crediamo in un teatro pubblico e partecipato, che risponda alle reali esigenze del territorio, che offra all’intera Città di Roma un progetto capace di coinvolgere le scuole, le famiglie, le associazioni territoriali, e che offra strumenti validi di conoscenza, crescita e formazione.

Sulla Cultura non si specula, neanche in campagna elettorale!
Partiamo da qui per decidere insieme il futuro dei nostri spazi culturali e quello della nostra città!

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