Venti di Mesopotamia – rassegna di Cinema Curdo

Rassegna autorganizzata e itinerante di cinema curdo

Approda al Nuovo Cinema Palazzo, giovedì 16 e giovedì 23 febbraio alle 20:00, la rassegna itinerante dedicata al cinema curdo.

Una rassegna di film – editi e inediti – che contribuiscono ad aprire o sguardo sulla realtà curda in Turchia e al confine con la Siria. Visioni da cui si vuole partire per raccontare le condizioni di vita, le battaglie politiche , le storie e le scelte di chi oggi vive in un territorio – quello al confine tra la Turchia e la Siria – dove si consuma da ormai 6 anni, una delle battaglie più dure della guerra più lunga, complessa e disastrosa degli ultimi anni.
La rassegna comprende nove film per raccontare diversi aspetti della storia della popolazione curda, che continua, da più di quarant’anni, a resistere, nel panorama di un paese, la Turchia, dove ogni giorno si restringono sempre più gli spazi di libertà, si chiudono giornali e televisioni indipendenti. Un paese dove anche fare cinema di denuncia, se si è parte di una forza di opposizione, diventa sempre più difficile.
Una condizione troppo spesso dimenticata e tralasciata dai mezzi di informazione nostrani, relegata a questione di principio, quasi a dimenticare che dentro il coprifuoco, lo stato d’emeregenza e gli arresti arbitrari vivono centinaia di migliaia di persone.

Maggiori info sulla rassegna: qui e qui

Giovedì 16 febbraio – ore 20:00 – Proiezione “Yesil Kirmizi” di Ersin Kana (2016, 130 min)

kurdi

Il documentario racconta della città di Amed (Dyiarbakir): una storia che parla di calcio dentro un conflitto armato.
Nella stagione 2015-2016, per la prima volta, la squadra Amedspor di Diyranakir si è qualificata ai quarti di finale della coppa turca. Hanno sfidato squadre di prima classe senza sconfitte, fino all’incontro finale con il Fenerbahce, da cui è stata eliminata. Ma anche il calcio è terreno di conflitto: la squadra è stata colpita da atacchi razzisti, i suoi sostenutori sono stati allontanati o sgomberati con la forza.
Una storia di calcio che intreccia le vicende di una popolazione che resiste.
L’autore Ersin Kana è unp sceneggiatore e regista curdo, ha indagato diversi aspetti del rapporto tra i cittadini e lo stato Turco, raccontando , con il film Cennetin Dususu , le rivolte di piazza Taksim del 2013 contro la distruzione di Gezi Park.

Giovedì 23 febbraio – ore 20:00 – Proiezione “1+8” di Angelika Brudniak e Cinthya Madanski (2012, 120 min)

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La Turchia confina con otto paesi diversi: dalla Siria alla Grecia. Il film analizza i vari aspetti che scandiscono la vita delle comunità di frontiera, accompagnandoci in un viaggio nei villaggi situati da entrambi i lati di ciascun confine, uno in territorio turco e l’altro sul lato opposto. In queste 16 cittadine osserviamo così diversi modi di vivere e conosciamo i problemi sociali e politici specifici che le caratterizzano. Il profilo del paese prende così forma, tracciando sulla mappa i propri confini.
Angelika Brudniak, regista austriaca di Salisburgo, attualmente vive tra Vienna e New York. Attualmente sta lavorando a “If You See Something Say Something”, un film sui riti della vita quotidiana negli Stati Uniti. La sua filmografia include “Beni Cek” (2006) e “Summertime in Vienna” (2007).
Cynthia Madansky è regista, artista visiva e graphic designer. Recentemente ha realizzato un’installazione artistica dal titolo “La questione ebraica”. Laureata nell’Indipendent Study Program del Whitney Museum of American Art, ha conseguito il MFA alla Rutgers University.

 

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