Corde Migranti

Una serata interamente dedicata alla chitarra quella che il Nuovo Cinema Palazzo presenterà il 20 gennaio. Si tratta di Corde Migranti: concerto dell’artista Sylvie Genovese che darà vita, come sempre, ad un evento indimenticabile ed emozionante.

L’inconfondibile voce di Sylvie Genovese, accompagnata in un paio di brani anche dalle quindici chitarre del progetto Kitar, porterà lo spettatore fuori dal tempo e dello spazio. Da Rossini ai pezzi tradizionali sudamericani: note scandite con maestria e con la consapevolezza che il suonare non è solo muovere le dita ma anche e soprattutto allenare la mente ad una forma di presenza diversa dal solito. Forma che coinvolge in pieno chi ascolta, avvolgendolo in un altrove sonoro in cui la voce si dissolve nel suono della chitarra.

Sylvie Genovese, francese di nascita, “latina” di adozione, vive e lavora a Roma da molti anni. Si è diplomata in Francia in chitarra classica al Conservatorio di Parigi e le canzoni che compone sono una sequenza di melodie struggenti, pensierose. Chi conosce e ama la musica francese non potrà non riconoscervi quello stile classico immortalato dai grandi intrepreti d’oltralpe ma, nello stesso tempo, le sfumature “straniere”, i punti di confine e di contatto tra ritmi magrebini , spagnoli e italiani. Si tratta perciò di un’artista “pirata”, generosa, e persino anomala nel nostro panorama musicale assai poco abituato a proporre lingue cantate che non siano l’inglese.

“Non si può dire esattamente a quale mondo culturale appartenga. Non si può inserire tra le produzioni dei cantautori, c’è una musicalità che va oltre le forme canoniche del cantore che è autore. Forse è il disco di una chitarrista che si racconta? Certamente la chitarra ha una grande presenza in questo disco, una chitarra colta, ricca che va dal folklore brasiliano ai compositori classici, a Ponce, ai divertimenti di Lauro e Villa Lobos, alle tarantelle meridionali italiane. Questi accompagnamenti di Sylvie Genovese non sono accompagnamenti, sono la composizione stessa, unita in modo indissolubile alla voce, e c’è un garbo, un dissolversi della voce nella chitarra che è forse la parte più commovente di questa artista, così fuori dall’ordinario.” Giovanna Marini

http://www.myspace.com/sylviegenovese

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