“Accesso alla Terra”

Domenica 1 Aprile al Nuovo Cinema Palazzo a partire dalle ore 18.00

incontro pubblico di confronto-dibattito su ACCESSO ALLA TERRA contro la vendita delle terre demaniali a destinazione agricola (art.66 dlgs n.1 del 24 gennaio 2012) a cura del Connettivo Terra/TERRA e della Rete Cittadine che sostiene il progetto,

A seguire Aperitivo e proiezione del Docufilm Genuino/Clandestino.

La terra continua a essere violentata: dal folle processo di urbanizzazione senza regole, se non quelle della rendita e del profitto; dalle colture intensive, tempestate di velenosi pesticidi, che portano degrado e desertificazione; dall’abbandono progressivo delle terre meno fertili, che genera erosione e squilibri idrogeologici. 
Lo Stato pensa solo a fare cassa sulle nostre teste, come lo fa cedendo a basso costo terreni limitrofi della città ai soliti padrini dell’edilizia, dei centri commerciali e delle discariche.

VENDERE LE TERRE AGRICOLE PUBBLICHE 

SIGNIFICA
IMPEDIRE PER SEMPRE ALLE COMUNITÀ CHE LE ABITANO DI DECIDERE TERRITORIALMENTE COME GESTIRLE,
NON SIGNIFICA RIPAGARE IL DEBITO SOVRANO,
NON SIGNIFICA RILANCIARE L’IMPRENDITORIA GIOVANILE.
NO ALLA VENDITA DELLE TERRE PUBBLICHE!
SI ALLA CUSTODIA DEI BENI COMUNI

terraTERRA è la sperimentazione di un modello di economia che impegna reciprocamente produttori e consumatori per sovvertire le catene di distribuzione, ridurre la distanza alimentare, valorizzare le relazioni sociali, sensoriali e gustative
Chi lavora la terra e produce cibo deve poter essere protagonista della filiera, in accordo con i consumatori. Scendere in piazza con i propri prodotti è quindi il modo più semplice, che i contadini hanno, per incontrare i consumatori in modo diretto, aggirando le maglie della distribuzione e costruendo una rete di scambio alternativa.

Gli obiettivi sono: 
Salvaguardare il patrimonio agro alimentare fatto di saperi e sapori diversi arrestando il processo di estinzione
Ristabilire una relazione armonica con la terra che lasci spazio a produzioni e a consumi più felici, innescando processi virtuosi di qualità della produzione, qualità del prodotto e qualità delle relazioni sociali
Costruire attraverso le “buone prassi” sperimentate modelli alternativi di economia
Acquisire nuovi strumenti per ragionare, riflettere, sovvertire e affrancarsi dalla insopportabile morsa del neo-liberismo e della globalizzazione, affermando il principio dell’Autonomia Alimentare.
il Mercato Contadino raccoglie l’esperienza dei movimenti contadini e delle reti solidali per ribadire l’esigenza di un agricoltura costruita dal basso, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora sopra. Un’agricoltura senza sfruttamento o veleni.
La terra non è un supermercato, il cibo non è una merce 

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