SEMINARIO DI SCENOGRAFIA di Ombretta Iardino

Gli oggetti in scena. Frammenti di mondo tra design e teatro
6/10 febbraio 2012 orario indicativo h12:00/16:00

Obiettivo del seminario è fornire gli strumenti metodologici per progettare un’architettura di scena. Prendendo spunto dalla natura spesso ingombrante delle scenografie, si riparte dal concetto di SPAZIO VUOTO: creare tagli, pause, sospensioni nei quali lo sguardo dello spettatore può attivare un rapporto più dinamico con la scena.

Il tema è: l’oggetto e la sua capacità evocativa. Gli oggetti come frammenti di mondo. Nel teatro del ‘900 l’oggetto da elemento descrittivo diviene veicolo espressivo per sperimentare le potenzialità sceniche del rapporto Corpo/Spazio/Movimento.
Indagheremo il passaggio dalla parola all’azione, dalla pagina alla scena, definendo un sistema di immagini che funzioni come articolazione di segni.

Il seminario si articolerà in 3 fasi in modo da simulare l’intero processo di creazione; dalla lettura a tavolino con il regista, alla prima idea di progetto, alla definizione dell’idea con disegni esecutivi e modellino, sino alla delicata fase della realizzazione degli oggetti.
In questa sessione al Cinema Palazzo affronteremo la prima fase; le successive in prossimi seminari tra il Teatro Valle e il Cinema Palazzo.

PRIMA FASE//DALLA PAGINA ALLA SCENA

Durante la prima fase di lavoro si affronteranno questioni di TEORIA, inerenti la definizione della natura estetica dell’oggetto e la sua capacità di attivazione della memoria emotiva e questioni di PRASSI, inerenti il metodo di progettazione dell’oggetto. Seguendo Kantor, l’oggetto di scena fino ad un certo punto viene progettato come un arredo, ma poi si libera ed entra ”nella sfera della plurisignificazione, del disinteresse, della poesia…”.
Dinque, pensare insieme l’aspetto immateriale evocatore di una storia e l’aspetto materiale di un oggetto secondo la sua natura di cosa costruita.

Argomenti di TEORIA:

La dimensione della scenografia tra materialità ed immaterialità.
Il linguaggio della scena, la scena come linguaggio.
Il lavoro dell’attore: “artificio ed emozione”
Il lavoro dello spettatore: “interpretazione ed emozione”
Lo spazio vuoto.
La dimensione estetica dell’oggetto.
La dimensione poetica degli oggetti.
Il teatro degli oggetti.
L’oggetto e la sua rappresentazione.
La manipolazione degli oggetti.

Gli ESERCIZI compositivi:

1. Progetto e realizzazione di un collage.
2. Progetto e realizzazione di una operazione di ready made
3. Progetto e realizzazione di una installazione

Attraverso gli esercizi n.1 e n.2, si sperimenterà la capacità evocatrice di un oggetto prima manipolato attraverso la dimensione bidimensionale del collage, successivamente attraverso la matericità propria dell’oggetto. Con l’esercizio n.3 si affronterà il rapporto attore/oggetto in scena.

IMPORTANTE: per l’esercizio n.3 sarebbe auspicabile l’interazione con attori.

Anteprima delle fasi successive:
SECONDA FASE//PROGETTO DELLA MESSINSCENA.
Analisi di testi del concorso. Dalla lettura a tavolino con il regista alla prima fase di ideazione del progetto.
Interazione con registi.

TERZA FASE//LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Confronto con il palcoscenico, laboratorio di realizzazione, dalla scelta del materiale, alla tecnica più idonea per il montaggio…
Interazione con macchinisti, tecnici di laboratorio.

QUARTA FASE//LA MESSA IN SCENA

PER ISCRIZIONI: inviare breve CV a laboratoricinemapalazzo@gmail.com
Rivolto a giovani architetti, scenografi, studenti di Belli Arti, attori e professionisti dello spettacolo con conoscenza minima di autocad.
Max 20 partecipanti. Uditori liberi.
Il laboratorio è gratuito: il Cinema Palazzo sostiene il lavoro degli artisti e il libero accesso alla cultura e alla formazione.

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