Il Party della legalità


Abbiamo fatto festa a chi ci voleva fare la festa. Ed è andata alla grande. Chiariamo l’equivoco immediatamente. Il nome per alcuni poteva essere tutto un programma. Un Capezzone Party, come una costola ludica del partito degli onesti di là da venire. Qualcuno avrà pensato che fossimo impazziti che l’ex cinema Palazzo per una sera potesse divenire una succursale di Arcore. E invece no, niente pali, niente donnine discinte, niente umiliazioni sessuali al sapore del gioco del dottore e dell’infermiera. Non abbiamo visto Fede entrare cercando trafelato un mazzo di carte o le chiavi del garage dell’Olgettina dove poteva aver dimenticato qualcosa…
Quello che abbiamo ritrovato ieri sera, a tre mesi ormai dall’inizio dell’occupazione, un mese dei quali limitato dall’assenza di luce, è stato tutto quel calore e quel sostegno umano di cui tutti noi avevamo bisogno per non sentirci soli. Perché la lotta che stiamo portando avanti è una lotta di tutti per tutti. E’ partita da un quartiere antifascista come quello di San Lorenzo ma visti i risvolti delle indagini, e le verità sommerse che piano piano sembrano affiorare a galla, ne travalica alla grande i limitati confini per diventare questione nazionale. E principalmente questione etica. Perché ogni limite ha una pazienza anche se a quel Capezzone sarebbe piaciuto ricordare di più che è la somma che fa il totale.
Il palco del’ex cinema palazzo ha offerto così il suo varietà alle centinaia di persone che hanno partecipato. Per questo vogliamo ringraziare gli artisti che hanno messo il proprio nome e la loro arte a disposizione. A partire da Monsieur David e Chicco Di Mase e il loro “Teatro Del Piede” passando per le eleganti acrobazie ai tessuti e sul trapezio delle nostre insegnanti del Circo Palazzo, Giacomo Ciarrapico che accompagnato da MArco Berardi ci ha donato 20 minuti di simpatia e complicità. E naturalmente le nostre “Black Block” Adele e Franca che hanno aperto la serata.
Dulcis in fundo l’intervento di Sabina Guzzanti, che in molti avevano difficoltà ad interpretare. Comunista miliardaria o fascista proletaria? Cento, mille di questi party è quello che ci auguriamo e vi auguriamo. Una riappropriazione forse indebita ma necessaria dei nostri spazi di “gioco” e coscienza.

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Il servizio del tg3

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