Perché no al Casinò

Perchè continuamo a dire forte casiNO!
Cosa c’è dietro il progetto di Piazza Dei Sanniti

Proviamo a spiegare alcuni dei motivi per cui siamo contro l’apertura di un Casinò a San Lorenzo. Riteniamo utile rendere noto alcuni spunti che vengono da studi e inchieste.
Spiegare perchè è importante dire no provando a tracciare le fila fra protagonisti, autorizzazioni misteriose e riciclo di denaro. Un viaggio che parte dal Paradiso di Santa Lucia e arriva allo scandalo protezione civile sull’Aquila e i Mondiali di Nuoto 2009 , passando per aule parlamentari e rapporti della Direzione Nazionale Antimafia.
La Camene si propone di avviare una sala giochi o un negozio di giochi, assolutamente legale. Ovviamente non sempre ciò che è legale è giusto.
Il decreto sulla liberalizzazione del gioco non pone il problema sull’utilizzo dei giochi e i danni che esso comporta. E soprattutto sul giro d’affari incontrollato che c’è dietro il gioco “Legale”.

Questo è un breve dossier che abbiamo creato, semplicemente con le cose trovate in rete. Chissà cosa c’è ancora da scoprire.

N.B. Una copia in PDF del presente documento da scaricare ed eventualmente stampare e diffondere, se lo riterrete opportuno è disponibile al seguente LINK


1) I PROTAGONISTI

Camene Spa: La società gestrice del casinò

Questa società nasce nel 2010, attualmente è inattiva e comprende 5 società fra s.p.a. e s.r.l. tutte registrate fra Latina e Viterbo. La società è composta inoltre da vari imprenditori.
Alcune delle società sono:

Stube Spa*: attività di revisione contabile e amministrative per conto terzi, effettua tutte le operazioni mobiliari e immobiliari, finanziarie in Italia e anche all’estero.
Efelia Srl: società che ha fatto fortuna con la vendita della benedizione di Papa Wojtyła (leggi su QN) e che si occupa fra l’altro di programmazione eventi e produzione di carte prepagate
Liana Srl: attività di acquisto e permuta di aree non edificabili ed edificabili e la costruzione e destinazione di edifici per ogni destinazione

Una quota della società per soli 5.000 euro è stata ceduta all’Unione Fiduciaria che non appare nel progetto Camene. è una giovane società che nasce subito dopo il decreto sul rientro dei capitali all’estero. Il famigerato condono finanziario del Governo Berlusconi (leggi su Corriere della Sera).

La cifra descritta nella Camene a chiusura bilancio annuale è stata di 365 mila euro, una cifra abbastanza irrisoria se pensiamo al progetto economico che vuole avviare.
A fronte di un affitto di 18 mila euro, assumendo 50 persone con un costo variabile sulla tipologia di contratto (cocopro? Apprendistato? Indeterminato?), con 5 mila euro di luce mensile, più tutti i permessi e norme sulla sicurezza e più tutti gli “spettacoli” che la Camene ha intenzione di promuovere, più tutta la pubblicizzazione, come riesce a sostenere i costi? Con un bilancio iniziale di 365 mila euro???

* Sulla Stube Spa leggere gli articoli sull’inchiesta Balducci, Anemone, Scajola
Affaire Scajola
Rapporto GdF Scajola
La Repubblica

Francesco Aracri*: deputato Pdl
L’8 Giugno 2011 il Deputato Aracri, in un’interrogazione parlamentare, ci accusa di non rispettare la legge nei termini della finanziaria del 2007, che ha liberalizzato lo strumento del gioco come incremento delle entrate allo Stato.
Inoltre, nella sua fantasiosa interrogazione, asserisce che la società Camene, oltre a risanare il P.i.l. attraverso l’avvio di posti di lavoro, di avere anche chiesto tutte le concessioni ma in realtà ne specifica solo una la ANMS, azienda autonoma dei monopoli di stato, non cita assolutamente se non in modo generale se c’è stata una richiesta allo Sportello Unico del Commercio, o l’impossibilità di fare il “negozio da gioco” in un tessuto urbano T4.
Certamente non è corretto politicamente essere accusati di sottrarre finanze allo Stato perché contrari al Casinò. Se così fosse, tutti coloro che non giocano dovrebbero essere multati per ostacolo all’incremento di entrata fiscale! Comunque grazie al deputato Aracri abbiamo capito le politiche di Governo per uscire dalla crisi!
“Nei periodi di crisi economica si denota ancor più tale fenomeno degenerativo – afferma la Commissione antimafia nella relazione del 2010 – in quanto, nella impossibilità di un aumento della tassazione, si accentua il ricorso ad incentivazioni della malattia del gioco, un meccanismo che, quanto più cresce, tanto più è destinato a favorire forme occulte di prelievo dalle tasche dei cittadini, mascherando tale prelievo con l’ammiccante definizione di gioco, divertimento e intrattenimento”.
Niente investimenti, niente welfare, solo gioco, Legale, ovviamente!!

*Lo stesso Aracri risulta essere il pesidente del centro studi IMAGO, dentro al quale tra gli altri risultano essere inseriti con le cariche di vice presidente e socio fondatore, rispettivamente Umberto Crivellone e Domenico Kappler.

Crivellone viene indicato in un file trovato nel computer di Gargano indirizzato a Storace (file torax) in merito alle tangenti nella regione lazio: “Ho fatto consegnare per te XXX euro dall’ingegnere Crivellone ad Abodi” (link Vivere Valdarno )
Reportage Tangenti Espresso

Kappler compare invece nelle intercettazioni della procura di Velletri riguardo i collegamenti tra n’drangheta e gli appalti nel pontino. Secondo il gip di Velletri Gilberto Muscolo, “era evidente che “Frank” D’Agapiti (boss ritenuto vicino alla famiglia dei Gallace, una delle più potenti della Calabria ndr) raccoglieva voti per AN. e Kappler. D’Agapiti in una telefonata dice “Ha preso certi impegni e non li ha mantenuti, gli spacco la faccia”. (Comitato Antimafia), Sempre di Kappler si parle in un giro di tangenti che nel 2006 ha portato all’arresto del vice sindaco di Nettuno: (archivio Corriere della Sera).

AAMS: Azienda Autonoma Monopoli di Stato
L‘AAMS non ha proprio un bel biglietto da visita, almeno sul controllo!
L’unico concessionario nella gestione delle slot è la Betoplus, meglio conosciuta come Atlantis World, con sede a Saint Lucia, che fattura ogni anno 30 miliardi di euro.
La concessione per il controllo di questa massa di denaro è stata affidata nel 2004 dallo Stato Italiano a un raggruppamento di imprese capeggiato proprio da Atlantis Word NV, una società con base alle Antille Olandesi che è controllata attraverso una lunga catena di off shore e trust e che sarebbe riferibile a Francesco Corallo* (inchiesta Slot Machine).
Lo stesso Corallo che, come spiega un altro articolo pubblicato da “L’Espresso” nel 2004, durante una telefonata spiega di essere il primo azionista di Atlantis World. Ovviamente il settimanale ha pagato un prezzo alto per questa rivelazione, ha subito una causa a Londra dove Atlantis si era trasferita e mentre “L’Espresso” pagava un prezzo alto intermini finanziari e d’immagine, veniva rinnovata la concessione ad Atlantis fino al 2011. L’AAMS per dire la verità ha richiesto informazioni prefettizie su Atlantis ed effettivamente ha ricevuto risposte positive. L’unico problema che le risposte ricevute non hanno mai avuto ad oggetto Francesco Corallo ma solo il procuratore in Italia della società: Amedeo Laboccetta**, oggi deputato del Pdl.

* Francesco Corallo è un incensurato che però ha un cognome pesante e una storia complessa. Suo padre, Gaetano, è stato condannato a sette anni e mezzo per associazione a delinquere proprio per i suoi affari nel settore del gioco. Corallo senior era riuscito a sfuggire all’arresto quando i magistrati milanesi sventarono la scalata ai casino di Campione e Sanremo da parte degli amici del boss di Catania, Nitto Santapaola.

** Il parlamentare del Pdl Amedeo Laboccetta risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti a Napoli, l’inchiesta “Romeo”, del 2009. Nei suoi confronti si sono ipotizzati i reati di associazione per delinquere e turbativa d’asta.

2)I DUBBI SULL’AUTORIZZAZIONE
Piazza dei Sanniti, è città storica, così come il solerte Presidente Marcucci ci ha ricordato ieri, nella richiesta di suolo pubblico per un tavolino.
Quindi ricade del tessuto urbano T4, così come da delibera 36 del 2006 e che l’Art. 10 della delibera indica le attività che in un T4 non si possono fare:
– sale per videogiochi, biliardi e altri giochi leciti, magazzini
– carrozzerie e autoofficine
– commercio all’ingrosso con o senza deposito
– coop di consumo e spacci interni esercenti attività di vendita prospicienti la strada
– attività di somministrazione nei circoli privati a livello stradale
– sexy shop, hard e soft discount
Ovviamente la richiesta di avvio casa da gioco si fa allo sportello unico del commercio, nella richiesta di inizio attività, vengono elencati una serie di articoli, tipo la legge sulla trasparenza, ma anche al punto 16: “ che il locale di cui trattasi non ricade nei tessuti urbanistici di cui all’art. 10 della delibera C.C.36/06”
Inoltre le macchine VLT non possono essere installate in luoghi aperti, ci vuole un locale che abbia già la vocazione al gioco, come le sale bingo, le sale scommesse, le case da gioco. Forse è proprio questo il “negozio da gioco” della Camene, un Casinò virtuale. Detto ciò, come fa la Camene, e i suoi alleati Storace e Aracri a sostenere che noi stiamo impedendo una attività quando la legge chiaramente ne impedisce l’esercizio. Come ha fatto lo sportello unico del Commercio a dare una eventuale autorizzazione?
Qualcosa non torna
.

La Cricca

3)ULTIME CONSIDERAZIONI

Perché si dice che il gioco favorisce la pulizia del denaro sporco? Se il meccanismo è legale, come è possibile?, attraverso le carte prepagate per giocare, così lo spiega Gianluca Ferraris nel suo libro “Il gioco Sporco” .
“ Bastava che un affiliato o debitore della cosca, invece di versare contante o ricorrere a trangolazioni di assegni complicati o bonifici, caricasse i soldi su una carta prepagata e li puntasse on line. Ovviamente perdendo, a tutto vantaggio dei gestori del sito, che su ogni mano di poker vinta dal banco pagavano le tasse e intascavano il resto dei soldi, finalmente puliti”

Nella relazione della Direzione Nazionale Antimafia (DNA)del 2010 definisce le macchinette per il gioco dalle scommesse dei cavalli al bingo fino al poker on line:“Skill Games”(leggi su Gioco e Giochi).
Questi secondo la DNA sono tutti i giochi anche legali in cui si infiltra la mafia.
Roma, in un rapporto della DIA 2009 ha il primato del riciclaggio del denaro sporco derivante da traffico di droga, armi, estorsioni, usura e prostituzione.
Altra novità della DNA sono le false vincite di concorsi e lotterie, ovvero acquistando il biglietto vincente dall’effettivo titolare allo scopo di ripulire il denaro proveniente dal reato.
Inoltre il DNA segnala i tentativi di gestione delle sale da gioco e la concessione di prestiti a tassi usurai.

Infine, il D.L. 39/09, il cosiddetto decreto Abruzzo istituzionalizza il Video Lottery Terminal, VLT, una unica macchina che comprende tutti i giochi. Queste in teoria dovevano finanziare le popolazioni terremotate.(Abruzzo 24ore)

Su questo è interessante leggere un articolo de la Repubblica sull’inchiesta protezione civile e vedere come la STUBE, una delle società che è dentro la Camene, insieme alla Fidear, è una delle fiduciarie su cui Gazzani opera pedissequamente su indicazione di Anemone, che controllano il “Salaria Sport Village” (società beneficiata dai Mondiali di Nuoto 2009) e nascondono quali soci di fatto: i figli di Balducci. Società in cui Anemone pompa denaro contante (in un caso una ricapitalizzazione per 11 milioni di euro) perché a loro volta lo impieghino con criteri che di volta in volta lo stesso Anemone suggerisce.
(La cassaforte della cricca su La Repubblica.it )

Per tutto questo continuamo a dire NO al progetto della Camene.
Preferiamo altro a questa “legalità”.

Non siamo occupanti di mestiere, come ci definisce la Camene, ma ci occupiamo del nostro futuro e di quello del quartiere

Cittadini, attivisti, associazioni, attori, registi, studenti, artisti…
dell’Ex Cinema Palazzo- Sala Vittorio Arrigoni

7 comments on “Perché no al Casinò”

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  2. Pingback: Storie Di Ordinaria Follia « Sala "Vittorio Arrigoni"

  3. Antonio Fucile Rispondi

    Buongiorno, vi scrivo dal Piemonte.
    Scusate se “cado dal pero”: soltanto oggi ho conosciuto meglio la vicenda dalla (evitabile, speriamo) sala giochi. Vi domando un’informazione, dato che non l’ho trovata: state provando con degli avvocati a fare ricorso contro l’eventuale autorizzazione che sarebbe stata data alla sala giochi? Unire allla vostra protesta un’azione legale sarebbe più efficace, secondo me.
    Cari saluti

  4. Pingback: Camene riprovaci sarai più fortunata! « Sala "Vittorio Arrigoni"

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