3×3 | di e con Daniele Parisi

La luna ti guarda, morsa del tempo alla gola, portone di casa sua

Si ricomincia! Apriamo la stagione del Nuovo Cinema Palazzo con 3X3 – 3 serate, 3 spettacoli e 3 shadadàddada di Daniele Parisi.

Tre one-man psycho show fatti di ritmi affabulanti, umorismo allucinato, trasformismo, performance sceniche e vocali, doppelganger surreali, disperazione cronica. Ripercorreremo sei anni di lavoro e di ricerca scenica nello spazio che ha visto nascere e crescere questi tre spettacoli, tra risate e confusione, tra memoria e scrittura scenica.

Programma:
~ 28 Settembre Abbasso Daniele Parisi
~ 29 Settembre AB hoc et a hac
~ 30 Settembre Inviloop

Daniele Parisi
Ragazzino timido e introverso, sin dalla tenera età gridava in faccia a tutti gli sconosciuti fino a perdere i sensi. Asmatico e allergico ai raggi ultra violetti (così dissero nel 1987), spesso in classe portava gli occhiali da sole: per questo motivo veniva deriso. Un talento ce l’aveva: leggeva una pagina e la imparava subito a memoria. Sua zia era convinta che fosse posseduto dal demonio. A 9 anni, insieme ad un suo compagno di classe, gira un film amatoriale con la telecamera di suo padre dal titolo Highlander 4. Nel cast c’era anche sua sorella: moriva in tutte le scene. Comincia a fare teatro al liceo, si laurea e poi si diploma in recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Fa lo scritturato e cade in depressione. Sogna di perdere i denti. Per non diventare pazzo comincia a scrivere per la scena realizzando i suoi spettacoli. Debutta al Cinema con un film da protagonista che va al Festival di Venezia e quando lo chiamano al telefono per comunicargli che ha vinto un premio non ci crede: “Dai chi sei? Sì, certo, certo…va bene sì, hai finito?”. Quando va fuori Roma dice di essere romano, anche se dentro sa di essere cresciuto tra Ciampino e Albano Laziale. Conta di morire non prima dei 70 anni, salvo complicazioni.

Maggiori info •
Ingresso ore 21.30 – Sottoscrizione consigliata 5 euro
Al Nuovo Cinema Palazzo non si vendono biglietti e non esistono prevendite, quello che si propone è una sottoscrizione consigliata: una quota di complicità, solitamente di 5 euro, che in forma di autofinanziamento tiene in vita il laboratorio politico e culturale di questo spazio e contribuisce al lavoro degli artisti.
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