Questa è la mia casa

2 documentari per 2 occupazioni

Due giorni densi di immagini e incontri per affrontare il tema del diritto all’abitare.

Con i registi dei documentari [Degage! Si Barrica e Casa Nostra] e i protagonisti delle occupazioni racconteremo cosa significa ridare vita ad edifici abbandonati e chiusi: i processi e gli slanci, le lotte quotidiane, le scelte, le difficoltà e le accelerazioni che le occupazioni abitative portano con sé.
Lo facciamo a ridosso dei recenti sgomberi di via delle Acacie e della Hertz, al fianco di coloro che ad oggi non hanno una casa.
Lo facciamo perchè non ci arrendiamo alle logiche speculative che vogliono mantenere a Roma la paradossale situazione abitativa: case senza gente e gente senza case.
Lo facciamo perchè crediamo fortemente che l’occupazione sia uno strumento legittimo di riappropriazione degli spazi e perchè al silenzio dei palazzi chiusi e murati, abbandonati e inutilizzati, preferiamo il vociare di persone che non si arrendono.

 
 
Venerdì 23 maggio
Ore 21:30
DEGAGE! Si Barrica _ di Luca Dammicco e Maria Vicari
Documentario “DoItYourself” girato all’interno di Progetto Degage!, occupazione di studenti nata all’interno degli Tsunami Tour, come i movimenti di lotta per la casa di Roma chiamano le ondate di occupazioni che si susseguono nella città dal dicembre del 2012. Nel film appaiono tutti i limiti e la fragilità di una generazione costretta a realizzare i propri bisogni prima ancora dei sogni, ma anche gli spiragli e la forza che l’azione liberatoria riesce a far scaturire.

Prima della proiezione: incontro con gli studentati occupati di Roma e con i registi

[vimeo 89777227]

 
 
Sabato 24 maggio
Ore 21:30
Casa Nostra _ di Livia Parisi e Lucilla Castellano
C’era una volta una scuola abbandonata. Ora invece ci vivono 48 famiglie e oltre 60 bambini. Si trova in via delle Acacie, a Centocelle, periferia est di Roma. I “senzatetto” che ci abitano non sono i barboni, ma lavoratori precari, studenti, immigrati e anche pensionati, che non riescono ad arrivare a fine mese. Le classi sono state trasformate in appartamenti, arredati con tanta cura da farne un’occupazione modello. Ma i senzatetto aumentano e le aule non bastano più. Per questo il Comitato popolare di Lotta per la casa, sotto la guida di Pina, da’ il via ad una mobilitazione per ottenere nuovi spazi sfitti da rendere abitabili. Dopo notti in strada con le tende e l’occupazione simbolica di una Basilica, arriva la conquista dello spazio prescelto: la scuola Hertz, in via Tuscolana 1113. Dopo averla ripulita, le aule iniziano ad assumere le sembianze di appartamenti. Intanto la pancia di Silvia continua a crescere: aspetta un bimbo. Ma occupare non è una passeggiata, tra convivenze non semplici, mancanza di intimità, poca partecipazione alle attività collettive. Così dal riso si passa facilmente alla discussione, anche questa collettiva, come lo sono le feste comandate e le celebrazioni, la più importante quella del 25 aprile. La scuola Hertz, tornata a nuova vita, conta ora 23 appartamenti e un occupante in più: a giugno 2012 nasce Denis. E mentre per le istituzioni resta “illegale”, il progetto di autocostruzione viene presentato ad un convegno presso il Parlamento Europeo, “in quanto esempio di riutilizzo di spazi abbandonati e modalità concreta per superare il problema abitativo”.

Prima della proiezione: incontro con i movimenti per il diritto all’abitare e con la regista

[youtube aP87YImg2L4]

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